Libreria vintage anni 50-60 stile Franco Albini ad elementi regolabili in altezza; legno impiallacciato bois de rose. Buone condizioni. Composta da 2 moduli con anta a battente, un modulo con anta a ribalta, un modulo con 5 cassetti, un modulo armadio e 11 mensole Dimensioni: 322×43,5×288/297cm
Vintage bookcase from the 50s-60s in the Franco Albini style with height-adjustable elements; rosewood veneer. Good condition. Composed of 2 modules with hinged door, a module with a drop-down door, a module with 5 drawers, a wardrobe module and 11 shelves. Dimensions: 322×43.5×288/297cm
Libreria vintage anni 50, di Edmondo Palutari per Dassi. Realizzata in legno di teak, è composta da un modulo con anta a battente e 4 cassetti; un modulo bar con anta a ribaltina, un modulo due cassetti, un modulo due battenti e 2 mensole. Dettagli da ebanista. Dimensioni 171x206x40/35cm altezza 206cm.
Vintage bookcase from the 50s, by Edmondo Palutari for Dassi. Made of teak wood, it is composed of a module with a hinged door and 4 drawers; a bar module with a flap door, a two-drawer module, a two-door module and 2 shelves. Cabinetmaker details. Dimensions 171x206x40/35cm height 206cm.
Realizzati per le sale del Club House di Monticello, il divano e la poltrona Toro sono pensati per essere goduti da tutti i lati e possono vivere al centro della stanza che occupano.
Perché Toro? Il nome nasce dal fatto che questo oggetto può essere “preso per le corna”. Infatti la struttura metallica – elemento che ne costituisce lo scheletro – fuoriesce dall’imbottitura. Per questo motivo i braccioli terminano con delle estremità che danno forma a un’impugnatura che consente di spostarlo e ruotarlo con estrema facilità. In questo modo gli ospiti del bellissimo country club alle porte di Milano potevano disporre le sedute come meglio credevano, per creare di volta in volta uno spazio per conversare o per stare tranquilli e soli. Siamo quindi in presenza di un toro docile, che si lascia prendere per le corna. Ma è facile scovare un divertito riferimento a Toro Seduto, il mitico condottiero Sioux protagonista di tanti film e fumetti italiani degli anni ‘60 e ‘70, periodo nel quale Toro vede la luce. E se invece Caccia Dominioni avesse pensato al segno zodiacale? Il carattere pacioso, dolce e deciso di questa famiglia di oggetti rende possibile anche questa interpretazione. Tre fasce morbide, invitanti ed estremamente imbottite, sono gli elementi strutturali del divano e della poltrona, che si possono completare con un comodo ed essenziale poggiapiedi. Il relax e il dialogo sono al centro di questo progetto, un classico degli anni Settanta che si ostina – da bravo Toro – a non invecchiare e a non voler passare di moda.
Sofà, armchairs Toro, Azucena
Designed for the Club House rooms of Monticello, the Toro sofa and armchair are meant to be enjoyed from all sides and can thrive at the center of the room they occupy.
Why Toro? The name comes from the fact that this object can be “taken by the horns.” In fact, the metal structure – which forms its skeleton – protrudes from the upholstery. For this reason, the armrests end with tips that form a handle, allowing it to be easily moved and rotated. In this way, the guests of the beautiful country club near Milan could arrange the seating as they pleased, creating a space for conversation or for peaceful solitude as desired. We are therefore dealing with a docile bull that allows itself to be taken by the horns. But it’s easy to find a playful reference to Sitting Bull, the legendary Sioux leader featured in many Italian films and comics of the 1960s and 1970s, the period in which Toro comes to life. What if Caccia Dominioni had thought of the zodiac sign instead? The peaceful, gentle, and determined character of this family of objects allows for this interpretation as well. Three soft, inviting, and highly padded bands are the structural elements of the sofa and armchair, which can be complemented by a comfortable and essential footrest. Relaxation and dialogue are at the heart of this design, a classic from the 1970s that stubbornly refuses – like a good bull – to age and go out of style.
Coppia di Lampade ‘Lp19 Monaco’ disegnate da Luigi Caccia Dominioni per Azucena. Disegno del 1979, struttura in acciaio e ottone, paralume in vetro trasparente incolore, parzialmente acida to sulla parte interna. Dim 40+25+13 cm.
Two wall lamps model ‘Lp19 Monaco’. Produced by Azuchena, Milan, drawing from 1979, specimens from the mid-1980s. Structure in steel and brass, shade in transparent colorless glass, partially etched on the internal surface. Dim 40+25+13 cm.
Libreria vintage anni 50 stile danese in legno dinteak con montanti e traversi in palissandro. Composta da 1 modulo con doppia anta a battente, 1 modulo con anta a ribalta e 14 mensole. Misure 335×40/25 altezza.
Vintage 1950s Danish style bookcase in dinteak wood with rosewood uprights and crosspieces. Composed of 1 module with double hinged door, 1 module with flap door and 14 shelves. Measures 335×40/25 height.
Libreria vintage anni 50 stile svedese in legno di teak composta da un modulo con doppia anta a battente, un modulo con 4 cassetti e 5 mensole. Struttura in legno bordato con profili quadrati in ferro colore nero. Piedinibregolabili in ottone. Misura 167×40/30 altezza 168.
Swedish style vintage 50s bookcase in teak wood composed of a module with double hinged doors, a module with 4 drawers and 5 shelves. Structure in wood bordered with square profiles in black iron. Brass adjustable feet. Measures 167×40/30, height 168.
Libreria anni ’50, stile DANESE, realizzata in palissandro. due campate con cinque mensole, un modulo sei cassetti un battente con ripiano interno, un modulo due scorrevoli, due vassoi. Struttura in legno. Minuteria e piedini in ottone. Tutta completamente originale e ben conservata.
1950s bookcase, DANISH style, made of rosewood. two bays with five shelves, one module with six drawers, one leaf with internal shelf, one module with two sliding doors, two trays. Wooden structure. Brass hardware and feet. All completely original and well preserved.
Non disponibile – Libreria anni ’60, stile svedese, realizzata in palissandro. Tre campate con mensole, un modulo sei cassetti e due ribalte e porta vassoio, un modulo due scorrevoli, un modulo due scorrevoli con porta vassoi. Modulo scrivania e due cassetti. Struttura in legno. Minuteria e piedini in ottone. Tutta completamente originale e ben conservata.
Non disponibili _ Sedie ‘Cesca’ di Marcel Breuer. Struttura in tubolare metallico cromato con seduta e schienale in canna intrecciata.
Dimensioni: cm47x56x H 77,5 – Prodotta da Gavina (anni settanta)
Disponibili 8 pezzi
Marcel Breuer (1902 – 1981), prestigioso architetto considerato tra gli ultimi ‘funzionalisti’ del xx secolo, fu consacrato uno dei artisti più influenti del secolo solo grazie alla sua opera come designer di mobili. Sulla scia formativa della Bauhaus, di cui tra il 1920 ed il 1928 fu allievo e professore, sperimentò l’applicazione di nuovi metodi di produzione ai consueti problemi del design. Come infatti soleva dire [Un pezzo del mobilio non è una composizione arbitraria, è una componente necessaria del nostro ambiente. Impersonale in se stesso, acquisisce un significato solo dipendendo dal modo in cui viene impiegato o come parte di uno schema globale. Cit. ] La storia evolutiva della sedia deve a lui il momento chiave di maggior espressione, soprattutto grazie all’adozione della struttura in tubi di acciaio (come appunto l’innovativa Wassily chair creata nel 1925 ed ispirata ai manubri della sua bicicletta), e le sedie a sbalzo, con cui si cimentarono anche Mart Stem, detentore del brevetto, e Mies Van Der Rohe. Progetti questi particolarmente apprezzati in quell’epoca di propulsione dell’ideologia del movimento moderno per l’accessibilità alle masse, pulizia, leggerezza, sviluppo delle nuove tecnologie, rottura con la tradizione, adattabilità, estrema semplicità e nitidezza delle forme. Nel 1935, con l’ascesa del regime nazista, emigrò a Londra aprendo una nuova fase della sua produzione attraverso il compensato con oggetti successivamente entrati a far parte della storia del Design.
Libreria anni ’50, stile svedese, realizzata in teak. Due campate con quattro mensole, un modulo 4 cassetti, un modulo due battenti, un modulo con ribalta. Struttura in legno e ferro. Minuteria e piedini in ottone. Tutta completamente originale e ben conservata.