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Sedie

6 Sedie anni 1960

Sei sedie vintage, anni 60, struttura in ferro verniciato nero, schienale in legno di rovere verniciato poro aperto, seduta in velluto giallo.

Six vintage chairs, 1960s, black painted iron structure, open pore painted oak backrest, yellow velvet seat.

Prezzo: 95,00 Euro/cad


Eeritage, ‘Ogni pezzo una storia’.

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Sedie

Sedie per la sala da pranzo 1960

Sei Sedie in legno di noce con tessuto simil pelle.

Six chairs with imitation leather upholstery.

NON DISPONIBILI


Eeritage, ‘Ogni pezzo una storia’.

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Sedie

Sedia di Edmondo Palutari 1960

Sedia con braccioli disegnata tra il 1960 e il 1969 da Edmondo Palutari. Edmondo Palutari negli anni ’50, ha lavorato presso la Dassi Mobili Moderni (DMM), progettando una serie di mobili di gran successo. Riconosciuto come uno dei più famosi ebanisti italiani.


Chair with armrests designed between 1960 and 1969 by Edmondo Palutari. Edmondo Palutari worked at Dassi Mobili Moderni (DMM) in the 1950s, designing a series of highly successful furniture. Recognized as one of the most famous Italian cabinet makers.

Prezzo EERITAGE _ € 500,00


Eeritage, ‘Ogni pezzo una storia’.

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Sedie

Sedie per la sala da pranzo di Silvio Coppola per Bernini 1968

Sei Sedie disegnate da Silvio Coppola per Bernini nel 1968. In legno di noce con tessuto bordeaux

Six chairs designed by Silvio Coppola for Bernini in 1968. In walnut wood and red fabric

NON DISPONIBILI


Eeritage, ‘Ogni pezzo una storia’.

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Sedie

Sedia Cesca Marcel Breuer

Non disponibili

Non disponibili _ Sedie ‘Cesca’ di Marcel Breuer. Struttura in tubolare metallico cromato con seduta e schienale in canna intrecciata.

Dimensioni: cm47x56x H 77,5 – Prodotta da Gavina (anni settanta)

Disponibili 8 pezzi

Marcel Breuer (1902 – 1981), prestigioso architetto considerato tra gli ultimi ‘funzionalisti’ del xx secolo, fu consacrato uno dei artisti più influenti del secolo solo grazie alla sua opera come designer di mobili. Sulla scia formativa della Bauhaus, di cui tra il 1920 ed il 1928 fu allievo e professore, sperimentò l’applicazione di nuovi metodi di produzione ai consueti problemi del design. Come infatti soleva dire [Un pezzo del mobilio non è una composizione arbitraria, è una componente necessaria del nostro ambiente. Impersonale in se stesso, acquisisce un significato solo dipendendo dal modo in cui viene impiegato o come parte di uno schema globale. Cit. ] La storia evolutiva della sedia deve a lui il momento chiave di maggior espressione, soprattutto grazie all’adozione della struttura in tubi di acciaio (come appunto l’innovativa Wassily chair creata nel 1925 ed ispirata ai manubri della sua bicicletta), e le sedie a sbalzo, con cui si cimentarono anche Mart Stem, detentore del brevetto, e Mies Van Der Rohe. Progetti questi particolarmente apprezzati in quell’epoca di propulsione dell’ideologia del movimento moderno per l’accessibilità alle masse, pulizia, leggerezza, sviluppo delle nuove tecnologie, rottura con la tradizione, adattabilità, estrema semplicità e nitidezza delle forme. Nel 1935, con l’ascesa del regime nazista, emigrò a Londra aprendo una nuova fase della sua produzione attraverso il compensato con oggetti successivamente entrati a far parte della storia del Design.

Non disponibili


Eeritage, ‘Ogni pezzo una storia’.